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«Il broadband? Serve uno sviluppo sinergico delle reti fisse e mobili»

Di Gianni Rusconi

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1 maggio 2009

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Le tecnologie di accesso wireless a banda larga, come parte integrante della visione Ngan, costituiscono un elemento determinante per la gestione del digital divide, soprattutto in termini di velocità di copertura. L'evoluzione delle infrastrutture rende tuttavia disponibili soluzioni di servizio che possono rispondere adeguatamente alle esigenze di utenze particolarmente esigenti, quali le imprese. È opportuno comunque analizzare la problematica da un punto di vista più generale: l'infrastruttura in fibra è chiamata a supportare sia il traffico di rete fissa che, soprattutto, quello mobile di prossima generazione. Quest'ultimo non è sostenibile nel medio-lungo periodo, se non in minima parte, dalle attuali reti in rame. Tecnologie quali Hspa e Lte (Long Term Evolution, ndr) si diffonderanno quindi congiuntamente allo sviluppo di questa infrastruttura soprattutto nelle aree soggette a digital divide.

Le frequenze televisive non utilizzate e quindi riallocabili a valle dello switch off digitale possono essere una strada da seguire? Negli Usa, per esempio, lo spettro dei 700 MHz non è sfruttato per le reti di quarta generazione?
Il coordinamento delle regole su scala europea rappresenta un importante elemento per tutte le scelte d'investimento degli operatori e per la diffusione di dinamiche concorrenziali stabili e di lungo periodo. Sul fronte della banda larga mobile, un concreto progetto a livello comunitario potrebbe venire da una cooperazione più attiva tra gli Stati membri nella pianificazione strategica e nell'armonizzazione dell'uso delle frequenze radio. L'Italia, come già fatto da altri Paesi, dovrebbe assicurare il coordinamento degli approcci in materia di politica dello spettro radio nell'Unione Europea e, dove opportuno, instaurare condizioni armonizzate per la sua disponibilità e il suo utilizzo efficiente. Quando in passato si sono verificate tali condizioni, come per esempio nello sviluppo di reti Gsm e Umts, il beneficio economico portato al Paese, e più in generale all'Europa, è stato evidente.

1 maggio 2009
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